04 Sep
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Negli ultimi anni il tè verde ha conquistato un posto sempre più visibile sugli scaffali dei supermercati e nelle abitudini quotidiane di chi cerca una bevanda salutare. In realtà, la sua storia è molto più antica: le prime coltivazioni risalgono a secoli fa in Cina, e solo in un secondo momento, attraverso i monaci buddisti, la pianta arrivò in Giappone, diventando parte integrante delle cerimonie e della cultura del benessere orientale. Da sempre considerato un sostegno alla lucidità mentale e alla meditazione, oggi il tè verde viene riscoperto dalla scienza moderna per le sue proprietà uniche, in particolare per la capacità di contrastare lo stress e sostenere le funzioni cognitive.La ricerca scientifica degli ultimi vent’anni ha fatto luce su questo antico rimedio, portandolo nei laboratori di neuroscienze e nei trial clinici. Una revisione sistematica pubblicata nel 2017 su Phytomedicine ha analizzato oltre venti studi, mostrando che la combinazione dei due principali principi attivi del tè verde, la caffeina e la L-teanina, è in grado di migliorare attenzione, memoria e ridurre i livelli di ansia, con effetti osservabili persino nelle immagini di risonanza magnetica funzionale. Un altro studio clinico, condotto in Corea e pubblicato sul Journal of Medicinal Food, ha dimostrato che un estratto di tè verde arricchito con L-teanina può migliorare le capacità di memoria e attenzione nei pazienti con decadimento cognitivo lieve, una condizione che spesso rappresenta la porta d’ingresso alla demenza.

Naturalmente, non esiste un solo tipo di tè verde. Ogni varietà ha una storia, un metodo di coltivazione e proprietà sensoriali e nutrizionali peculiari. In Giappone, ad esempio, il sencha è il tè quotidiano per eccellenza, fresco e leggermente erbaceo, mentre il più pregiato gyokuro viene coltivato all’ombra e regala un gusto dolce e umami, insieme a una concentrazione superiore di aminoacidi. Il matcha, macinato finissimo in pietra, è il più ricco in assoluto di L-teanina ed epigallocatechina gallato (EGCG), il polifenolo a cui si devono molte delle proprietà antiossidanti. Esistono poi varietà più leggere, come il bancha o il kukicha, con un contenuto ridotto di caffeina, perfette per chi cerca una bevanda serale. In Cina, invece, il tè verde si esprime attraverso profili completamente diversi: il celebre Longjing, detto anche Dragon Well, dalle note dolci e nocciolate, o il più intenso Gunpowder, le cui foglie arrotolate rilasciano un gusto deciso e affumicato.

Principali varietà di tè verde

VarietàOrigineCaratteristiche principali
MatchaGiapponeTè in polvere finissima, coltivato all’ombra; ricchissimo di antiossidanti (EGCG) e L-teanina; gusto intenso e vellutato.
GyokuroGiapponeColtivato all’ombra per settimane; gusto dolce e umami; alto contenuto di aminoacidi.
SenchaGiapponeIl più comune in Giappone; gusto fresco ed erbaceo; lavorato a vapore.
BanchaGiapponeRaccolto più tardi; gusto delicato e meno astringente; basso contenuto di caffeina.
GenmaichaGiapponeMiscela di tè verde e riso tostato; gusto tostato e nocciolato.
KukichaGiapponePreparato con steli e rametti; gusto leggero e dolce; molto povero di caffeina.
Longjing (Dragon Well)CinaTra i più celebri; foglie piatte; gusto morbido con note dolci e nocciolate.
GunpowderCinaFoglie arrotolate a palline; gusto forte, leggermente affumicato.
Chun Mee, Mao Feng, Biluochun, Huangshan MaofengCinaVarietà pregiate, dal profilo delicato, floreale o fruttato.


In definitiva, il tè verde è molto più di una semplice bevanda: è un compagno di equilibrio, capace di coniugare tradizione e scienza, gusto e salute. La ricerca continua a svelarne i segreti, ma già oggi possiamo dire con certezza che una tazza di tè verde non è solo un gesto di piacere, ma un alleato prezioso per la mente e per il corpo.



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  • Uchida N. et al. Daily matcha green tea powder consumption improves social cognitive functions in older adults with cognitive decline. Front Nutr. 2024.
  • Moustakas K. et al. Matcha green tea: Current evidence on its health potential and future perspectives. Curr Res Food Sci. 2023.
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